domenica 3 novembre 2019

CANNERO. PRO LOCO: SI SCIOGLIE? RIPARTE? SI! NO!

Come ogni anno di questi tempi. Assemblea e Soci uguale a cartastraccia!

"Se ne va ..." "Ti posso assicurare, questa volta è vero...". Per strada qualcuno e con le mail altri la sostanza è la stessa. La mia soddisfazione non è tanto per il significato delle affermazioni quanto nel constatare che in fondo qualcuno, in silenzio, ti ha seguito in questi anni.
Alt! Un momento! Aspettate a brindare. "Rigore è quando arbitro fischia" (Boskov); il che vuol dire: quando si sarà verificato realmente ci si potrà chiedere: "E adesso?", perchè sino a quel momento i rischi di un nuovo "bluff" ci sono. Si possono raccattare cinque nomi ai banchetti natalizi e riproporsi, è già successo in Assemblea il 2 febbraio: con cinque presenze si è autoeletto Presidente. Qualcun altro può pensare di catapultare un soggetto nuovo, naturalmente avendo avuto cura di convincere un nugolo di sostenitori a sostenerlo e proporlo alla conduzione. Anche questa soluzione è da considerare possibile. Dipende da come "dietro le quinte" si è pensato di agire.

E ora la racconto a modo mio. Il Presidente invece di far trapelare che forse "lascia", che "se ne va", per rispetto all'Associazione che rappresenta, subito e non quando è di comodo convochi l'Assemblea e comunichi la volonta di "lasciare" ai Soci. Da quel momento, pochi o meno di pochi che siano, la gestione è tutta in mano loro e solo a loro compete trovare soluzione: non v'è alcuna premura, il tempo necessario per riflettere e decidere il da farsi o addirittura sciogliere l'Associazione. E nessuno: Sindaco, Assessore, Consigliere o chi altro sia, ha titolo per metterci il naso. Chiunque abbia in animo di proporsi alla guida deve ascoltare e convincere della sua bontà di intenti i Soci. Non può ripetersi come nel 2014: "Il signor Sindaco mi ha chiesto di dare una mano a risollevare la Pro Cannero". Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ampiamente raccontato su queste pagine.
Si convochi l'Assemblea "riservata ai Soci", è un problema tutto interno, no perditempo e barzellettiere di turno. A raccontar pubblicamente che "un tempo la *** andasse per Cannero senza mutande" lo tenga per il suo diario.
Una cosa è strana. Oggi chi vuol lasciare, solo sei mesi fa ad alta voce e pubblicamente reclamava fosse riassegnata la gestione dell'U.T. (vai a leggere). Questo e la sua presenza (o suo delegato) nel Comitato per il Gemellaggio a rappresentare chi e cosa invitano alla prudenza.
In questi giorni è emerso un interesse particolare, inspiegabile. Non comprendo le ragioni, mi convincono di più il suggerimento a fare qualcosa prima della chiusura dell'esercizio sociale (Statuto art. 8.4/d) e l'insistenza a renderlo pubblico. Così ho provveduto al pagamento della quota annuale il 28-10-2019 (tessera n. 0028114), fatto richiesta alla Pro Loco con mail in data 1-11-2019 (vedi Screenshot) di "consultare elenco dei Soci, i verbali dei Consigli Direttivi dell'anno in corso e di inserire all'odg della prima Assemblea in programma il ripristino dell'art. 9.11 modificato nel 2015".

La parte che segue può sembrare ripetitiva in qualche passaggio ma era pronta da giorni e non ne ho voglia di metterci mano. Con pazienza volendo continuate a leggere. C'è sempre qualcosa di nuovo.


Dall'articolo di P. Ziliani sul "Fatto Quotidiano"
Ho un paio di elementi nuovi a sostegno delle mie tesi che neanche mi sogno di lasciar cadere.
Il primo mi viene segnalato da un solerte lettore inviandomi copia de "Il Fatto Quotidiano" on line del 21 ottobre segnalando di andare alla pagina 13 perchè "c'è un articolo di Paolo Ziliani che ti può interessare".
È vero e lo ringrazio.
Non mi nascondo dietro un dito, da queste pagine sono partite non poche rampogne dirette alla gestione della Pro Loco, l'ultima in occasione dell'ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI del 22-2-2019 ampiamente documentata (vai).
Bene. Nemmeno lontanamente mi passa per la testa di mettere sullo stesso piano l'importanza dei due casi ma pur sempre di "vita associativa" si tratta, con regole: statuto, elezioni, verbali, controlli, trasparenza. Queste regole valgono per tutte le associazioni. La differenza: da una parte qualcuno interviene, si rimette tutto in discussione e ci sarà un seguito. Dall'altra niente, nessuno ad alzare un dito e porre qualche domanda, tutto normale e solo ringraziamenti.
Buon per me che il file audio sta lì a testimoniare la veridicità di quanto sostenuto e pubblicato.
Andate all'intero articolo del "FATTO Q." (vai).   Poi alle elezioni della PRO CANNERO (vai).

«Quest'anno lascia, te l'assicuro, è stufo, dice che non c'è nessuno...» mi sussurra Clara e non solo lei. Tranquilli, è la recita di fine anno perchè si dovrà rinnovare il Consiglio con il problema di sempre: trovare volontari. Lascia? E che ci sta a fare nel Comitato per il Gemellaggio? Chi rappresenta se lascia la Pro? Mi torna alla mente quel Veltroni che: "Al termine del mandato di sindaco lascio la politica e vado in Africa..." ora è lì a sbavare non trovando la finestra dalla quale rientrare nel giro e qualcuno già lo piazza al Quirinale.
Quanto poi al  «Non c'è nessuno ...» basta con sta menata. A Cannero non manca gente disponibile, generosa, impegnata nel volontariato, capace, brava. Ma se ti presenti con la scritta che lampeggia in fronte "qui comando io" col cavolo che trovi più delle cinque persone che ti servono, perchè questo modo di gestire la Pro Loco non lo si può più nascondere.
Sono anni che da queste pagine (benedetta tecnologia) esprimo rispetto e stima per l'Associazione viceversa una severa critica al Presidente e al suo modo di porsi; "Basta con sta Pro Cannero ... i problemi sono altri..." era la risposta più gettonata da chi desiderava che i suoi problemi fossero anche i miei. Nell'Assemblea del 22-2-2019 la battuta "non ci interessa delle critiche ... abbiamo le spalle larghe" era evidentemente diretta a me, il solo ad esprimere pubblicamente un giudizio critico nei suoi confronti. Mi sono trovato a considerare che se non hai in testa un poco di buon senso e di buone maniere non ti servono spalle larghe per sostenerla, galleggia nell'aria come un palloncino.
Questa poi del far trapelare l'intento di lasciare, se vero, non è un bel gesto. Convochi l'Assemblea dei Soci e a loro comunichi la decisione aprendo la discussione prendendo il tempo necessario per le possibili soluzioni fino alle estreme conseguenze di sciogliere la Pro Loco. Non si può tirare fine anno e a febbraio convocare l'Assemblea e in qualche modo ripartire. L'attuale situazione non muterà certamente in meglio per i prossimi 3-4 mesi, per quale ragione temporeggiare?
Una cosa su tutte. A fine anno le Associazioni presenti sul territorio erano solite ritrovarsi per lo scambio di auguri, una bicchierata, magari una cena. La Pro Cannero era tra queste. I soci più anziani lo ricordano ancora: "Ci si trovava e si faceva festa per una sera". Sapete dal 2015 (inizio attuale gestione) quante volte è successo? Zero!!! E quante volte ha convocato i Soci per comunicare i lavori del Direttivo? Zero!!! Cinque Assemblee per essere rieletto, un'Assemblea Straordinaria per modifica allo Statuto!


Il secondo elemento è particolarmente interessante. Arriva dalla parte di là del lago. Si tratta della decisione di sciogliere la Pro Loco.
La documentazione (qui a lato) di come stanno le cose è a disposizione di tutti. Un Presidente che pone la sua Pro Loco al di sopra di tutto e di tutti fino all'estrema decisione di scioglierla.
Un esempio di comportamento leale e trasparente. Dove prima viene l'Assemblea con i suoi Soci e tutta l'autonomia che lo Statuto riconosce pur in presenza di decisioni importanti, poi tutto il resto. Senza ingerenze dall'esterno. Al contrario di quanto avviene da questa parte del lago dove statuto soci e assemblea sono pari a cartastraccia.
Non so se alla fine del 2014 quando, dietro le quinte, si è pensato a questa soluzione sia stato considerato anche "un piano B". Ma i nodi piano piano vengono al pettine.
Azzerare, sciogliere ed  in seguito ripartire è facile a dirsi, difficile da realizzare. Ma è sempre e solo l'Associazione con i Soci in Assemblea a decidere.
È il momento che a prevalere sia il buon senso. Un passo indietro oggi per farne due in avanti domani.
Come finirà a Luino non mi togllie il sonno, fatti loro. Ciò che emerge dalla vicenda è la trasparenza. Tutto alla luce del sole con dovizia di particolari. Da questa parte del lago è tutto l'opposto.
Tanto di cappello a Peppe Cerruto, Presidente della Pro Loco di Luino. Non è una resa, non è un fallimento, semplicemente comunque finisca ha fatto il suo dovere.
A presto.




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