venerdì 28 luglio 2017

COMUNE DI CANNERO - TEMPO DI SALDI E IL COMUNE SI ADEGUA - Parte terza

PREMESSA NECESSARIA.  Rilevata l'assenza di informazione approfondita sulla stampa locale pur messa a conoscenza dall'Opposizione sul reale stato delle cose. Eppure l'argomento appare ghiotto e tale da considerare qualche copia in più sul venduto. Ma tant'é! "Eco-Risveglio" e "La Stampa", in barba al tanto decantato "obbligo di informare il lettore", non brillano certo per tempestività e attenzione quando l'argomento è spinoso.  In prima fila a sviolinare e stendere colonne ("di piombo", si diceva una volta) per una bandiera blu o quattro palle di polistirolo sulla sabbia a indicare "il paese degli agrumi" ma non pervenuta quando lo stesso monetizza a peso d'oro un posto macchina e "cala le braghe", come descritto dall'Opposizione, togliendo i vincoli in questione cospargendosi il capo di cenere quasi a scusarsi con i compratori per il danno arrecato.


È la terza parte della saga con l'Opposizione unita che non demorde e rilancia, ed è il caso di gridare forte:



Fedeli all'impegno preso seguiamo il complicato percorso che l'Opposizione ha intrapreso in C.C.
Interpellanza sull'edilizia economica popolare convenzionata di Piazza Orsi presentata nel Consiglio Comunale del 12.07.2017



Alle domande dell'Opposizione sul merito la maggioranza non ha saputo dare risposte.



A questo punto ci mettiamo del nostro modificando la famosa frase di Giulio Andreotti: "Pensar male si fa peccato ma tante volte si indovina" in


Abituiamoci a farlo quando tra due contendenti una parte è la P.A., ragion per cui viene spontaneo affermare che:


quindi il:



Un paio di considerazioni.
1. OPPOSIZIONI.  Insieme raggiungono circa il settanta per cento dei votanti, se ne facciano una ragione, sono le regole del gioco: ci si candida, una parte vince e comanda gli altri perdono e via a mordersi la coda per cinque anni. Bastava rendere di pubblico dominio con largo anticipo gli argomenti del C.C. 29/3/2017 e un po' di sostegno lo avrebbero trovato costringendo il proponente allo scoperto e spiegare pubblicamente la decisione di non convocare un'assemblea pubblica. E basta con i piagnistei perchè: "Non viene mai nessuno al Consiglio", non è che siate d'esempio, quanti della vostra lista vi partecipano? Ai siparietti su virgole, punti e parole messe o non messe a verbale: "Avevamo detto ... non avevamo detto ..." preferiamo lo Zelig originale, si può applaudire e ridere senza disturbare. Partecipate e informate dei lavori almeno chi vi ha votato. È pur vero che in giro ci sono tante code di paglia che ti dicono: "sì sì è vero ... ma ..." salvo poi rivelarsi dei "cacasotto" al momento opportuno, basta guardare alla Pro Cannero come è ridotta per avere conferma, ma questo sarà argomento di altro post.
2. MAGGIORANZA. Che dire. Ha fatto ciò che voleva fare o forse che "era meglio fare" per mettere una pietra tombale su un pasticcio venutosi a creare su una questione di non poco conto, ed è musica per le orecchie dell'Agenzia delle Entrate o di qualunque altra Istituzione che possa ipotizzare danno nei confronti dello Stato. Ha ragione Raffaele Cantone, Presidente A.N.AC, ad affermare nel suo intervento al Parlamento il 6 luglio: "La Pubblica Amministrazione fatica ad accettare la trasparenza. Luci e ombre nell'applicazione dei vari strumenti, confermate dalle attività di vigilanza", (vai e leggi), sembra quasi siano giunti gli spifferi dell'opposizione vista la contemporaneità!

DELIBERAZIONE COMUNALE DEL 10.07.2017.
È evidente a chi legge: la Maggioranza è in forte difficoltà, ha ottenuto ciò che voleva in virtù dei numeri ma nel testa testa va sotto e di brutto. L'Opposizione fa la sua parte, deve rompere i maroni, lo fa con competenza e si dimostra preparata sull'argomento, composta da vecchie volpi avvezze a lottare, a menar randellate a dritta e a manca colpendo sempre al bersaglio grosso con affermazioni fastidiose. E dall'altra parte ci si arrampica sui vetri, il Sindaco a tener botta ma non sempre convincente, sono tre contro uno, è un confronto impari, le domande sempre più pertinenti; il caso in discussione è delicato, emergono lacune, dimenticanze, cose non fatte e altre fatte male. Si scopre che la caldaia del fabbricato è difettosa e priva di certificazione, il pensiero corre alla nostra soggetta a controllo annuale da cento euro. Sembra una tregua quando il Sindaco esclama: "È chiaro che tu Luigi ami Cannero, anch'io amo Cannero ..." ma è un'illusione, perchè più avanti alla domanda di W.B. "quale sia il vantaggio per il Comune" il Sindaco ribatte di "sentirsi in difetto per non aver affrontato il problema" fino al punto più basso, fastidioso e antipatico in cui E.M. della Maggioranza afferma che "non era necessario convocare un'assemblea pubblica o un consiglio comunale aperto ... che nonostante i volantini non è venuto nessuno ... e chi volesse saperne di più può prendere appuntamento". Attenzione a volare così in alto, quando si cade si fa un bel botto!
Finalino. Viene alla mente voce di popolo che sostiene non essere tutta colpa del Sindaco: "Si è trovato la patata bollente messa in pentola dalla precedente Amministrazione, le responsabilità vanno condivise con i tecnici, responsabili o funzionari che hanno preso parte ognuno con le proprie responsabilità alla stesura degli atti". Preferiamo sospettare che qualcuno nottetempo per non esser tacciato di "bigottismo" si rechi alla grotta ad accendere lumino per far sì che la centrale continui a produrre ricchezza alle casse comunali.
Coda. Qual è non vuole apostrofo, è regola grammaticale, ripeterlo più volte il problema sta in chi digita il tasto.


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