venerdì 16 novembre 2018

CANNERO - LE FRANE. I FRONTALIERI. LE COMPETENZE

DOBBIAMO ABITUARCI A CONVIVERE CON LE FRANE?



Un inizio d'autunno a stupirci del maltempo in più parti d'Italia. Esondazioni e allagamenti in Veneto, Trentino, Sicilia. Liguria ... E noi. senza cattiveria ma solo pura constatazione, a considerarci "fortunati...". «C'è il lago pronto a ricevere tutta l'acqua che scende ...». Nient'affatto! Per mettere in ginocchio questo lembo di VCO bastano alcuni sassi sulla Statale 34 e la frittata è fatta. Rispunta l'ANAS a farla da padrona e «Strada chiusa fino alla messa in sicurezza», assente quando si tratta della manutenzione ordinaria delle cunette per mancanza di fondi (così si sostiene da più parti).  Poi si presenta l'ASL: «Irregolarità rilevate sul cantiere» e ulteriore "stop". Per finire l'informazione: «Chiusura a tempo indeterminato» (La Stampa, 7 novembre), non un rigo sui disagi per i frontalieri, con la Superstrada per Domo in pessime condizioni e la Cannobina poco raccomandabile. Se si aggiunge che la frana attuale è nel medesimo punto in cui il 18 marzo 2017 perse la vita un cittadino svizzero e anche allora il motto dell'ANAS fu «Niente apertura fino alla messa in sicurezza». Questo è il vero cataclisma temuto e che da qualche anno a questa parte si presenta più frequentemente: IL TEATRINO DELLE COMPETENZE.
Roba da ricavarne copione per siparietto a Zelig, per il Gabibbo, le Iene, pure per Crozza già ma con quale faccia? Qui mancano i Razzi e i De Luca ai quali fare il verso, qui nessuno ce la mette la faccia...



Gli svizzeri votano per scegliere se tagliare o no le corna alle mucche e noi ridiamo. Ci sta. Gli svizzeri ridono perchè dopo diciotto mesi dal decesso di un loro cittadino causa frana la stessa si sia riproposta, nel medesimo punto. Ci sta. Uno a uno, pari fatta, ma il loro gol fa più male. Crea fastidio. Un senso di vergogna. Marzo 2017: strada chiusa, disagi alla circolazione soprattutto per i frontalieri. Messa in sicurezza e riapertura. Novembre 2018: si ripete la frana nello stesso punto e ci si ritrova in brache. Santo cielo! A Genova crolla un ponte e tutti a chiedersi chi doveva fare e cosa. Controlli ... Manutenzione ... Prevenzione ... Qui tutto tace. L'informazione latita. La coda di paglia impedisce di "osare". Come sia avvenuto che un intervento di "messa in sicurezza" dopo diciotto mesi abbia mostrato delle falle resterà un mistero. E i frontalieri? "Si arrangino... sono altri i problemi..." sembra essere il sentore comune... Ed è sempre così: il problema non sei tu ... è il tuo vicino ... e per lui ... il suo vicino ...