mercoledì 29 novembre 2017

INTRA. "IL CENACOLO DI VIA DE BONIS" SUL CALENDARIO 2018 CON I RITRATTI DI F. TAMI

Era alla "Rosa Bianca" la "Sala di pittura" del Tami


Piazza San Rocco, 1906. Sulla destra l'imbocco per la Via De Bonis




Osteria del Patriotto
Abitava in via Baiettini, lavorava come litografo incisore alla Tipografia Almasio su verso il fiume San Giovanni a fianco dell'ITIS "Cobianchi".
A dirlo oggi sembra una sciocchezza. Chi non ti spiattella il tragitto: vai su di lì ... passi da ... attraversi la piazza ... vai dritto e arrivi. Già! Ma noi andiamo indietro cent'anni! Ed era un'Intra ben diversa.
Al solo pensiero viene da "magonare" (vedi alcune immagini). Il progresso ha imposto le giuste migliorie per stare al passo con i tempi ma la mano dell'uomo in alcuni casi si è messa di traverso complicando il percorso. La demolizione del "Teatro", del ponte "Cobianchi" e la "passerella" sul  San Giovanni al posto del "ponte romano" distrutto dalla piena del fiume confermano come certe scelte non siano state delle più felici. Ma ora noi si deve andare al "Cenacolo". E allora, a occhi chiusi o aperti che si voglia via per questo percorso. (Si precisa che i nomi di esercizi di commercio citati nella ricostruzione corrispondono a quelli esistenti a metà degli anni cinquanta, punto massimo di ritorno della nostra memoria).
Ul boc e la rungia
Piazza Ospedale
Fortunato Tami tutti i giorni per il tempo che è stato dipendente della tipografia se lo faceva. La piazza era "Piazza Ospedale" e il palazzo a fronte della banca l'Ospedale di Intra. È la via De Bonis il centro, se la eviti e fai un altro giro: sali fino a dove la via Baiettini si immette nella via XXV Aprile sei di fronte all' Osteria del Patriotto, tieni la destra e scendi verso la piazza Ospedale; in questo caso nasce un'altra storia. La nostra "taglia" la via Baiettini a metà tra la Pescheria Zacchera e la Trattoria Cavour fiancheggi l'Osteria Sassin, sei al "Molino", il Soffritti impagliator di sedie, "Ul boc, e la rungia",  il Mago calzolaio, il Rossi falegname abile artefice nel confezionare il cappotto in legno che serve quando è l'ora ... attraversata la roggia giù dritto in fondo le cassette di frutta e verdura del Quaranta ma se la costeggi sulla sinistra e prendi la strettoia a destra salti fuori in via De Bonis. A destra piazza San Rocco o meglio "piazza del formaggio" per via della locazione di tutte le bancarelle di formaggio al sabato giorno di mercato; a salire il Colombo fruttivendolo, il Pedretti e via: il Fezzardi, il Gavioli, il Cinema Odeon, il Piodella, il Mini Bar, il maestoso Palazzo De Lorenzi e la Rosa Bianca.  Ebbene di tutto ciò che non poco ha contribuito al crescere dell'Intra di quei tempi resiste solo la "Rosa Bianca" dove il Tami ha trovato modo di far conoscere ai più quanto la sua mano fosse in grado di creare con un pennello tra le dita. Cosa c'era meglio di un'osteria sul tragitto casa-lavoro-casa per farvi una sosta a quel tempo?
Così via ... uno ... due ... tre ... quattro ...  non bicchierini, quelli magari dopo, ma ritratti fino a ventitré, li ha messi in fila tutti completando l'opera con l'autoritratto.

Piace pubblicare quanto il dott. Aldo Grasso, nipote di Fortunato Tami, messo a conoscenza della nostra intenzione di pubblicare i ritratti ci ha inviato:
«A proposito della locanda  "La Rosa Bianca" di Via De Bonis ero a conoscenza della sua frequentazione da parte del nonno perché nella biografia curata dal Maestro Michele Cassio, in data 27-5-1944 dal titolo: "Un acquarellista del Verbano - Fortunato Tami" edizione Tipografia Cattaneo di Novara, in occasione della mostra postuma tenutasi ad Intra nella Galleria Ranzoni, testualmente si legge:
"Il cenacolo di Via De Bonis, ritrovo di accogliente semplicità e di ottima cucina, meta di lavoratori semplici dura già da qualche anno (dal 1925). Nessuno lo ha organizzato, nessuno lo ha specificamente voluto.
È stato forse un ottimo vin chiaro della Toscana a chiamare a sé i primi ai quali non sono mancati i secondi e così, come le ciliegie, uno tira l'altro e il ritrovo si mantenne in vita parecchi anni ed ebbe anche delle curiose realizzazioni. Una delle più tipiche una galleria di "ritratti" ad acquarello, fatti dal Tami a tutti gli avventori, ritratti che per parecchi anni (non so se ancora vi siano) abbellirono la sala ritrovo.
Sono assidui frequentatori il pittore Carlo Baranzelli, il nostro Tami, il giovane Carlo Melloni, il Prof. Umberto Ruini, qualche visita la fa anche l'Avv. Squassoni, poeta e conferenziere, qualche pubblicista che giunge da Milano non disdegna di passare la sera al ritrovo familiare.
Ricordi sereni di una epoca ormai lontana, pieni di nostalgia, ricordi di un lembo di paradiso terrestre vissuto senza che si avesse il dono di apprezzarne il grande valore".
Da quanto sopra emerge che sin dal 1944 il Cassio non sapeva che fine avessero fatto i ritratti degli avventori ma tuttavia essi sono apparsi inquadrati e visibilii alla mostra di Omegna per cui sarebbe bene sentire il curatore Ripamonti dove sia riuscito a recuperarli».

Ho conosciuto personalmente il Maestro Cassio negli anni sessanta, abile e capace nello scrivere era alla direzione della rivista mensile "LM - Lago Maggiore", mi propose una pagina al mese per lo sport corredandomi della tessera di "Pubblicista" per accedere allo "Stadio dei Pini" di Intra e seguire "il Verbania di Pedroli". Mi trovai accanto a tale Sandro Bottelli, Antonio Costantini (deceduto da poco) e un Marco Zacchera anche lui a raccontare di Fellini, De Ponti, Giannini, Maconi, Barichella, Gini, Margnini, Trincherini,  Marforio... ecc.

ALTRE PAGINE SUL BLOG CON I DISEGNI DI FORTUNATO TAMI:

Il quadro con i 24 ritratti ancor oggi ben visibile all'interno della "Rosa Bianca" di Via De Bonis a Intra

Ecco i nomi degli "Avventori" della Rosa Bianca che con il Tami fanno parte della storia di Intra da tramandare. Può anche essere che in giro si riconosca un lontano parente sì da goderne per il ricordo.
Per la visione del ritratto singolo clicca sul nome.


A memoria "di naso" la nostra, senza la presunzione di indovinare in toto, arriva a collegare:
BOGLIONI GIUSEPPE - con l'Anna della Tipografia Cerutti in Via Baiettini
BORELLA VITTORIO - con la macelleria di Piazza San Rocco?
CONTINI RINO - con il negozio di dischi sul lungolago?
CORDERO GINO - idraulico in Piazza San Rocco
CORNA GIACOMO - con l'autoscuola di Piazza Mercato?
COVA GUIDO - con la falegnameria in Via Baiettini
PIODELLA GIOVANNI - con il negozio di stufe in Via De Bonis
RABAINI GIULIO e MARIO - con il negozio di fiori vicino alla Pasticceria Tre Corti
SAMARATI GIUSEPPE - tappezziere in Via Baiettini
Ai lettori il compito di verificare ed eventualmente completare l'elenco tramite posta al blog o direttamente nei commenti.

SE VUOI APRIRE CALENDARIO IN ALTRA PAGINA E SCARICARLO CLICCA QUI



2 commenti:

il bastiancontrari ha detto...

A conclusione dei post dedicati a FORTUNATO TAMI "L'alfabeto del Lago Maggiore", "Storia dei Castelli di Cannero" e "Cenacolo di Via De Bonis" piace pubblicare l'apprezzamento ricevuto dalla persona più direttamente interessata, mai conosciuta, mai incontrata fisicamente, solo tramite mail avvisata delle intenzioni di pubblicare il tutto.
********.*****@********.**
28/12/2017 18:44
A il bastiancontrari: INTRA. "IL CENACOLO DI VIA DE BONIS"
«Caro Signor *******,
come mi ero ripromesso oggi sono passato alla trattoria Rosa Bianca di Intra ove mi sono fermato per uno spuntino ed ove ho ammirato e fotografato il quadro del Tami riproducente alcuni avventori dei tempi. Il vetusto ambiente ha conservato le tracce del passato ed è stato per me nostalgico sedermi in quel luogo frequentato dal nonno che allora era anche una specie di cenacolo artistico. Tra l'altro l'attuale giovane gestore cui mi sono presentato è bisnipote di uno dei personaggi dei ritratti.
Debbo a lei il rifiorire di questo ricordo e la ringrazio rinnovando ogni migliore Augurio.
Angelo Grasso».

Baly ha detto...

andrò alla Rosa Bianca per vedere di persona.
Continua nelle tue ricerche, continua a pubblicare cose interessanti come queste.
Baly