martedì 14 gennaio 2025

UN NATALE DA NON DIMENTICARE


È UN NATALE DIVERSO DA TUTTI GLI ALTRI DA RICORDARE

 

Un anno, il 2020, travagliato. Vissuto con il timore del contagio, l'errata interpretazione delle disposizioni di spostamento, le multe che fioccano perchè tornando dal cimitero ti siedi su una panchina a guardare il lago e non si può, oppure vai in farmacia per medicine ma non è il tuo Comune, sei di Oggebbio e ti controllano in farmacia a Cannero!

 

Paure. Divieti. Autocertificazioni. Obbligo di mascherine. La distanza tra persone all'aperto, numero chiuso per accedere in farmacia, alla posta, nei negozi. Sconsigliato recarsi in Ambulatorio, si fanno visite per telefono... Rinnovo patenti e collaudo vetture prorogato con altre scadenze. Manifestazioni e ricorrenze annullate. Il carnevale, il ferragosto, tutte le sagre e feste paesane. Problemi per i lavoratori, per le fabbriche, per le scuole. E tanti, ma tanti, colpiti dal virus a soffrire insieme alle famiglie. Ogni giorno sulle tv la conta dei decessi, dei positivi, degli intubati. L'anno è stato ben raccontato e vissuto dal tam-tam delle tv e dei giornali. Si arriva alla fine del 2020. Natale. Capodanno. Epifania. Sono giorni vissuti in modo particolare dalle famiglie. I divieti impediscono i ricongiungimenti tradizionali. E a me questo non va giù. Dopo cinquant'anni di abituale frequentazione in questo periodo con figli, nuore e nipoti l'impossibilità che si ripeta mi rode dentro.

 
 

Arriva la vigilia, e mi rode ancor di più. Rosico dentro, che fare? Cosa inventarsi? Un figlio lì, uno là e l'altro più in là... Impossibile spostarsi da Comuni diversi..., non più di due persone... Chi si esclude? Chi è disponibile a muoversi in queste condizioni? Vada come vada ma qualcosa si può provare. Il telefono non basta. Ho un magone a non trovare soluzione. E il tempo passa. Intorno alle ore 22 un messaggio sulla chat ''Stiamo guardando un film...''. Rispondo ''Pure noi, per l'ennesima volta Haidi...''. E via a rosicare. Il tempo passa... Poi un lampo: mi torna alla mente una filastrocca anni cinquanta e alle ore 00.22 del 25 dicembre la butto lì, come viene viene... e invio...


 

 

 

 

 

 

 

 

La giornata registra interventi simpatici. Da parte mia dovevo stimolare la curiosità e mantenere la rima per arrivare alla conclusione. Alle ore 00.04 del 26 dicembre chiudo con le mie considerazioni.

Alle 10,48 il primo commento, a seguire altri e la conclusione di un giorno da ricordare e un Natale da incorniciare.


È ANDATA BENE!!!

 


 

 

 

 

 

 

 

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